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APPROVATO IL NUOVO DECRETO LAVORO: ECCO LE PRINCIPALI NOVITA’

News | 2 Maggio 2023 | Studio Legale MC

Il primo maggio, festa dei lavoratori, il Consiglio dei Ministri ha approvato il c.d. Decreto Lavoro.

Per l’effettiva entrata in vigore occorre attendere la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, ma nel frattempo riportiamo di seguito, in pillole, le principali novità:

  1. contratti a termine: meno vincoli sulle causali per i rinnovi oltre l’anno e fino a 24 mesi. Le nuove causali andranno individuate direttamente dai contratti collettivi ma, in attesa delle nuove disposizioni ed entro il 31 dicembre 2024, potranno essere liberamente individuate dalle parti (quindi datore e lavoratore, nell’ambito delle trattative per l’assunzione) per esigenze di natura tecnica, organizzativa o produttiva;
  2. riduzione del cuneo fiscale: taglio del cuneo fiscale e contributivo. Per i periodi di paga dal 1° luglio 2023, l’esonero sale dagli attuali 2 punti a 6 punti per i redditi fino a 35.000 euro, e dagli attuali 3 a 7 per i redditi fino a 25.000 euro, con un incremento i busta paga tra luglio e dicembre fino a 100 euro mensili;
  3. fringe benefit: detassati per i lavoratori dipendenti con figli a carico fino a 3.000 euro; per tutto l’anno 2023, quindi, “non concorrono a formare il reddito il valore dei beni ceduti e dei servizi prestati ai lavoratori dipendenti con figli a carico, nonché le somme erogate o rimborsate dai datori di lavoro per il pagamento delle utenze” e ciò fino all’importo di 3.000 euro;
  4. assegno di inclusione: sostituirà il Reddito di cittadinanza dal 1° gennaio 2024 per le famiglie con disabili, minori o over-60; la misura potrà arrivare fino a 500 euro al mese (630 se composta da over67 o con disabili gravi), a cui si aggiungeranno ulteriore 280 euro per i nuclei in affitto. La misura verrà erogata per 18 mesi e potrà essere rinnovata, dopo lo stop di un mese, per ulteriori 12. Per accedervi occorrerà essere residenti in Italia da almeno 5 anni, avere un Isee non superiore a 9.360 euro, iscriversi al Sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa;
  5. strumento di attivazione al lavoro: dal 1° settembre 2023 per tutti i c.d. occupabili diventa obbligatoria la partecipazione a corsi di formazione, di qualificazione professionale o progetti utili alla collettività; il beneficio sarà di 350 euro e sarà corrisposto per massimo 12 mesi, non rinnovabili.
  6. incentivi alle assunzioni: chi assume beneficiari dell’Assegno di inclusione con contratto a tempo indeterminato o di apprendistato avrà diritto per 12 mesi all’esonero del 100% dei contributi previdenziali nel limite di 8.000 ero annuali; se il contratto è a termine, l’esonero sarà ridotto del 50%.
  7. assunzioni NEET: i datori di lavoro privati che assumano dal 1° giugno al 31 dicembre 2023 under 30 Neet (giovani che non studiano e non lavorano) registrati al Programma Operativo Nazionale “Iniziativa Occupazione Giovani” potranno richiedere un incentivo per un periodo di 12 mesi, nella misura del 60% della retribuzione mensile lorda imponibile ai fini previdenziali.

Questo in estrema sintesi: restiamo in attesa della pubblicazione del Decreto Legge in Gazzetta Ufficiale per analizzare ulteriori dettagli.